Mystery Man, la versione iperrealista dell’Uomo della Sindone. Il Cristo della Cattedrale di Salamanca è iperrealista e volumetrico. La mostra “pellegrina” viaggia attraverso i cinque continenti.
“The Mystery Man”
Una mostra d’arte iperrealista e volumetrica in una delle più famose cattedrali spagnole, ispirata alla Sacra Sindone. Un progetto d’artista durato 15 anni in Spagna. La mostra, che si estende su una superficie di 600 metri quadrati, apre il 13 ottobre con quattro sale che raccontano la passione e la morte di Cristo, oltre a una stupefacente ricostruzione del corpo di Gesù di Nazareth basata sui dati storici e scientifici della Sindone.

“Siamo di fronte a un’opera realizzata con la tecnica dell’iperrealismo in cui sono stati introdotti tutti i dettagli che emergono dalla Sindone”, ha detto lvaro Blanco, curatore de “L’uomo del mistero”. Blanco ha lavorato con gli artisti per “creare una figura il più possibile simile a quella che emerge dalla Sindone”. Dopo 15 anni di ricerche sulla Sindone, ha ringraziato “ArtiSplendore” e la Cattedrale di Salamanca per il coraggio con cui hanno scommesso sul progetto espositivo”.
L’uomo della Sindone ha ispirato l’iperrealista “The Mystery Man”. Gli studi sulla Sindone sono stati meticolosamente incorporati nel modello 3D, secondo le misurazioni. L’uomo presenta ferite multiple, un volto tumefatto e capelli insanguinati. “Ora i nostri occhi possono davvero vedere cosa è stata la passione, la sofferenza di Cristo”, ha detto il vescovo di Salamanca, monsignor José Luis Retana Gozalo, in una conferenza stampa. (ANSA).

“Un mistero svelato” “L’opera mi è piaciuta molto; la verità è che ci si trova davanti a una rappresentazione esatta di ciò che Gesù ha sofferto e ha causato la sua morte, e questo è sconvolgente” – continua. Monsignor Retana ha proposto che il corpo dell’uomo della Sindone possa rappresentare Gesù “L’amore di Dio è dimostrato dalla morte di Gesù Cristo come malfattore per la nostra salvezza. L’affetto più grande”. Aggiungendo: “È stato crocifisso e risorto per noi”. La mostra può ispirare sia i credenti che i non credenti”.
“L’obiettivo”, dice Francisco Moya, amministratore delegato di “ArtiSplendore”, promotore dell’evento, “è che questa mostra diventi un pellegrinaggio, un pellegrinaggio non itinerante, per arrivare anche a Torino, la città della Sindone, a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù del 2023, e speriamo anche a Roma per il Giubileo del 2025”.
Salamanca ospiterà la mostra fino a dicembre, dopodiché farà il giro dei cinque continenti.
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